TERAMO – Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo e il Consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane saranno protagonisti al Vinitaly con mostre fotografiche, rassegne, degustazioni e convegni. La location degli eventi a cura dei consorzi di tutela sara’ il padiglione 11 c/o sala degustazioni vini-settore G5. Doamni alle 11.45, con il collegamento in diretta su Radio 24 e la partecipazione del conduttore del programma "Il Gastronauta" Davide Paolini, sara’ inaugurata la mostra di uno dei piu’ grandi nomi della fotografia artistica mondiale, Mario Giacomelli, le cui opere sono state esposte al Museum of Modern Art, al Metropolitan Museum di New York e a Bruxelles. La mostra allestita al Vinitaly mettera’ insieme per la prima volta le foto piu’ importanti del fotografo dedicate all’Abruzzo e sara’ aperta al pubblico per tutta la durata del Vinitaly. Il giorno successivo, lunedi’ 8 aprile, sempre alle 11.45 e sempre nella sala degustazione vini-settore G5, sara’ presentato il libro "Il Montepulciano d’Abruzzo" edito da Slow Food, con la prefazione di Carlo Petrini, gastronomo, giornalista e scrittore. Interverra’ Marco Bolasco direttore editoriale Slow Food editore. All’evento partecipera’ anche il professor Renato Mannheimer che, sondaggi alla mano, parlera’ della crescente fama del vino rosso abruzzese, sempre piu’ protagonista nello scenario nazionale e internazionale. – Alle 14,45, sempre lunedi’ 7 aprile, spazio ai palati con la degustazione di otto diversi tipi di Montepulciano d’Abruzzo. Martedi’ 10 aprile la giornata si aprira’ alle 10.30 con la "Degustazione istituzionale" di Adua Villa cui seguira’, la partire dalle 11.45, la seconda edizione dei "6 giganti delle Colline Teramane", un’iniziativa a cura del Consorzio delle Colline Teramane la cui degustazione sara’ condotta da Alessandro Bocchetti, giornalista de il "Gambero Rosso". Il 7, 8 e 9 aprile, organizzata dal Consorzio di Tutela Colline Teramane in collaborazione con l’associazione di ristoratori e pasticceri "Qualita’ Abruzzo, artigiani del gusto", si terra’ la manifestazione "Cucina e Vini delle Colline Teramane": i visitatori del Vinitaly verranno deliziati con finger food ispirato alla cucina teramana. Numeri alla mano, l’Abruzzo si presenta con una sempre maggior consapevolezza di qualita’ e competitivita’. I dati forniti dalla Regione parlano di una produzione annua superiore ai 2,5 milioni di ettolitri, con l’Abruzzo tra le prime cinque regioni vinicole italiane. Nell’ambito delle tipologie i vini rossi (compresi i rosati) costituiscono il 62-63% della produzione totale mentre i bianchi il 35-36%, in linea con le tendenze nazionali degli ultimi anni. Conosciuto dal 92% degli italiani e considerato dall’89% di questi uno dei rossi piu’ importanti del Paese, il Montepulciano d’Abruzzo arriva dunque a Verona per conquistare ancor piu’ palati di quel 33% che, ad oggi, permette al rosso d’Abruzzo di vantare la sua apprezzata qualita’.
PASETTI PROMUOVE IL PARCO GRAN SASSO-LAGA
Non solo vino ma l’Abruzzo dei Parchi nello stand dell’azienda vinicola Pasetti, presente al Vinitaly. Uno nuovo stand nel padiglione 11 in cui, oltre alla tradizionale esposizione dei prodotti vinicoli dell’azienda, e’ stato promosso il parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in un singolare connubio tra vino e territorio. Una scelta strategica per evidenziare – non solo a parole – il fortissimo legame tra il prodotto vinicolo e l’ambiente in cui viene alla luce sapientemente ‘cresciuto’ dalle mani e dall’esperienza dell’uomo. "Ospitiamo nel nostro stand il parco nazionale del Gran Sasso per evidenziare, attraverso specifico materiale informativo, il territorio di provenienza del nostro vino (proveniente da vigneti ricadenti nelle aree protette del territorio abruzzese, ndr)", spiega Domenico Pasetti, titolare dell’azienda Pasetti. "Questo e’ il nostro territorio, questo il vino in cui viene prodotto e siamo orgogliosi di questo importante legame. Oggi piu’ che mai e’ necessario ricondurre il vino al territorio, unica e tangibile garanzia di qualita’. Se un prodotto proviene da un territorio sano e bello, non puo’ essere che sano e buono".